Il potere del colore
Nell’articolo Il tuo armadio parla di te? ho dato un primo accenno su quello che può essere definito il potere del colore in base a ciò che indossiamo, che inconsciamente quel giorno il nostro cervello ci ha condotto ad indossare. L’attrazione verso il colore ha radici ben profonde, sin dall’evoluzione dell’uomo ci ha dato dei segnali, come il rosso per i funghi velenosi ed il giallo e il nero per il pericolo di una puntura d’ape, e quindi permesso di coltivare le basi per una comprensione del colore istintiva e subconscia che è intrinseca in ogni essere umano.
Il primo a vedere quello che io chiamo potere, e quindi ad andare oltre all’aspetto fisico del colore, cioè qualcosa che noi percepiamo grazie alla luce, è stato lo scrittore e poeta Johann Wolfgang von Goethe, che visse tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento, anni in cui diffuse la sua Teoria del Colore. La sua teoria afferma che non è la luce bianca a scaturire dalla sovrapposizione dei colori, bensì il contrario; i colori non sono «primari», ma consistono in un offuscamento della luce, o nell’interazione di questa con l’oscurità, andando contro le teorie meccanicistiche di Isaac Newton. Ma che soprattutto il colore era esperienza emotiva che ognuno di noi percepisce in modo diverso, e che ogni colore possiede una sua vibrazione come affermarono i sostenitori del Bauhaus fondato da Kandinskij e Itten.
Queste vibrazioni, associate alle tonalità, influenzano stati psicologici a livello universale, creando un linguaggio unico. Comprendendone l’efficacia il colore permette di abbattere barriere linguistiche, soprattutto nella comunicazione social, importantissima oggigiorno.
Ma come ha fatto tutto questo a finire sulla bocca di tutti con la parola Armocromia? Le quattro stagioni che Rossella Migliaccio, fondatrice dell’Italian Image Institute, pone alla base del suo metodo, nascono originariamente dalla teoria della psicologa Angela Wright. Wright nella sua teoria evidenzia gli effetti che i colori possono avere sul nostro stato d’animo quando descrive il modo in cui le lunghezze d’onda della luce colorata vengono trasmesse al cervello e infine all’ipotalamo, che regola le ghiandole endocrine (che a loro volta producono e secernono gli ormoni).
In sintesi ogni colore producendo un effetto fisico, ne scatena uno psicologico. Ed è per questo che ad ogni caratteristica psicologica di un gruppo di persone può corrispondere un gruppo di colori, appartenente quindi ad una stagione che incarni le stesse caratteristiche comportamentali ispirate dalla gamma di colori. Per esempio, una personalità primavera corrisponderà a colori vibranti e caldi e quindi perfettamente in sintonia con l’essere giocosa, spontanea, aperta al prossimo e magari anche fragile.
La scoperta della propria palette in Armocromia, corrisponderà prima di tutto al mix cromatico di pelle, occhi e capelli che appartiene a quella persona, nell’intento di lavorare in armonia con i propri colori per ritrovare la propria immagine, vedersi più radiosi e quindi valorizzati. Ma non è detto che corrisponderà alla personalità, caratteristica variabile che esaminata nell’Analisi dello Stile, successivamente all’Analisi del Colore e della Body Shape, verrà studiata su misura alle necessità della persona interessata.
Un percorso che può apparire complesso, ma che con la voglia di riscoprirsi diventerà un’esperienza unica da custodire per sempre.
E il portafoglio ringrazierà, per aver evitato altri acquisti sbagliati!